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La quercia del Mirabello
JLV


la giovane quercia
Ieri è stata ripiantata la quercia che troneggiava da sempre nel pratone del Mirabello, abbattuta in una notte di tregenda dal temporale. La bella iniziativa è del Comitato per il Parco che aveva lanciato una sottoscrizione e, con l'accordo dell'amministrazione, aveva interpellato alcune ditte specializzate, deciso che, se pur sempre del medesimo tipo di quercia, era possibile trovarne di più resistenti agli agenti patogeni e che l'età massima per avere garanzie di attecchimento erano i vent'anni.

E ieri ci si è ritrovati attorno al buco scavato esattamente dov'era la vecchia quercia, con gli appassionati del Parco, le guardie ecologiche volontarie con la sempre presente Mariagrazia Di Tommaso nella sua divisa un po' “in crescere”, l'assessore alla partita, il direttore del Parco e perfino i carabinieri a cavallo. La giornata era splendente, con le Grigne sullo sfondo, con da un lato Cornizzolo e Corni di Canzo e dall'altro il Resegone.
Nessuna “cerimonia”: la giovane quercia è stata slegata, messa e tenuta in verticale e rinterrata in gran confusione, con mamme e bambini che cercavano di darsi da fare, ma per fortuna anche con alcuni rudi uomini dei boschi (i partecipi dipendenti dell'amministrazione) e lo gnomo Corrado.

Alla sera al “trani” il Profondo Rosso, gentilmente concesso e di cui siamo diventati soci, gran cenone di finanziamento preparato dalle presidenti di Comitato per il Parco e Creda aiutate da stuoli di volontari in grembiule rosa: Lorrainettes, barchette, frittelle, farinata, crespelle al gorgonzola e ai funghi, bourguignonne, profiterols e croccante…

Appuntamento fra cinquant'anni, domenica 14 marzo 2055, stesso posto e stessa ora, per verificare la crescita della quercia. E speriamo che lo skyline con le montagne non sia diventato un susseguirsi di grattacieli di “Autodromo city”.

JLV

guardie ecologiche volontarie carabinieri a cavallo bagaera
foto di Fr.I. - l'ARENGARIO


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  14 marzo 2005